Ostia, 11 dicembre 2024 – Una giornata memorabile per il panorama gastronomico romano si è svolta presso Slice, pizzeria di riferimento a Ostia, a due passi dalla Facoltà di Scienze Enogastronomiche di Roma Tre. L’evento, denominato “La pizza a Roma: tonda e in teglia”, ha riunito alcune delle figure più influenti del mondo della pizza romana, in un’esplorazione approfondita di filosofia e tecnica.
Protagonisti dell’evento
Una lezione del corso di scienze e culture enogastronomiche di Nerina Di Nunzio che ha visto come ospiti di spicco:
- Gabriele Bonci ( Bonci ) – il maestro riconosciuto da tutti come uno dei massimi innovatori del settore;
- Emiliano Di Lelio ( Sancho ) – che porta avanti la tradizione familiare con un approccio 2.0 insieme al fratello;
- Alessio Muscas ( Fornace Stella & Muscas ) – che celebra la tonda romana con creatività e rispetto per gli ingredienti;
- Mirko Rizzo ( L’Elementare ) – emblema di come passione e dedizione possano trasformare un’idea in un’impresa di successo;
- Alessandro Ruver ( Ruver Teglia Frazionata ) – fautore della verità e della fiducia con clienti e fornitori come chiave del successo;
- Alessandro Santilli ( Frumentario ) – con la sua visione della pizza in teglia come prodotto democratico ma di alta qualità con ricette elaborate;
- Francesco Arnesano ( Lievito Pizza Pane ) – che crede nell’educazione del cliente a prodotti di qualità a 360 gradi;
- David Boncompagni ( Slice of Capanno ) – padrone di casa e rappresentante di una filosofia incentrata sull’identità e la creatività.

I Temi Trattati
La giornata ha toccato argomenti fondamentali, dalla tradizione della pizza romana alla sua evoluzione, passando per innovazioni tecniche e filosofiche. Di seguito alcuni momenti salienti:
Gabriele Bonci ha sottolineato l’importanza del pensiero dietro la materia: “La pizza è un consumo alto, ma è anche un’arte che combina filosofia e tecnologia. Noi non parliamo solo di materia, ma di idee che si trasformano in realtà”.
Alessandro Santilli ha condiviso la sua esperienza di come portare la qualità dell’alta ristorazione nella pizza in teglia, mentre Alessandro Ruver ha parlato del valore della verità e del rapporto diretto con fornitori e consumatori.
Emiliano Di Lelio ha raccontato la sfida di ripartire da zero per costruire un prodotto che trasmetta emozione, a partire dalla semplicità di una pizza rossa.
Francesco Arnesano ha evidenziato l’importanza dell’educazione del cliente verso un concetto di qualità, mentre Alessio Muscas ha ricordato il potere di un obiettivo chiaro e della perseveranza.
Mirko Rizzo, parlando della sua evoluzione professionale, ha ribadito l’importanza della fiducia e della collaborazione nel costruire un’impresa di successo.
Tra i momenti più interessanti, un’analisi approfondita sulla scelta del forno, sull’idratazione degli impasti e sull’importanza di adattare il prodotto alle condizioni ambientali e logistiche. Il messaggio unanime è stato che il pizzaiolo deve essere il regista del proprio impasto, progettando ogni dettaglio, dal morso alla consistenza.

L’importanza della comunicazione nel mondo pizza
Il tema della comunicazione è stato centrale. Come ha affermato Gabriele Bonci, “La comunicazione è un ramo d’azienda fondamentale”. Dalla capacità di raccontare la propria storia al dialogo diretto con il cliente, ogni pizzaiolo ha condiviso il proprio approccio per trasmettere il valore dietro ogni creazione. In particolare, il food design ha giocato un ruolo cruciale nella lezione. Non si tratta solo di progettare l’aspetto estetico del prodotto, ma di concepire ogni dettaglio in modo da creare un’esperienza unica. Dal bilanciamento degli ingredienti alla presentazione nella vetrina, ogni scelta è un atto di comunicazione che racconta la filosofia del pizzaiolo, trasformando ogni pizza in un’opera pensata per emozionare e conquistare il consumatore.
David Boncompagni ha concluso la giornata facendo assaggiare la sua pizza fina e friabile ringraziando Nerina, gli ospiti e il pubblico: “La pizza è cultura, ed è proprio questa cultura che vogliamo continuare a coltivare qui a Ostia. Slice è orgogliosa di essere un punto di riferimento per eventi come questo che celebrano non solo il gusto, ma anche l’arte e il pensiero dietro ogni prodotto.”
Con questo evento, Nerina e tutti i partecipanti hanno dimostrato come la pizza, pur rimanendo un prodotto accessibile, possa dimostrarsi una vera e propria progettazione alimentare dove si tiene conto del morso, della porzione e dell’aspetto estetico in vetrina.




